Gastronomia

RAI 1 – Linea Blu – 3 LUGLIO 2021 – 

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di Francesca Faratro

Paese che vai.. tradizione che trovi.

E quando si parla di terre di santi, folklore, usi, miti e credenze, non si può che parlare  anche di enogastronomia.

Legati specialmente alle celebrazioni patronali, ai riti che colorano di luminarie i paesi in festa, i cibi di tradizione restano negli anni, le preparazione più attese da tutti.

A Minori, in Costa d’Amalfi, è la pasta fresca a fare da protagonista in un luogo che ha conservato negli anni i mulini di produzione e i vari formati.

In occasione dei festeggiamenti della Santa patrona Trofimena, usanza vuole, preparare gli “ndunderi”, associabili alla famiglia degli gnocchi ma nettamente diversi, data l’aggiunta di ricotta nell’impasto.

Con origini provenienti probabilmente dall’età romana, la ricetta di questo tipo di pasta è stata scovata presso la Badia di Cava dallo storico enogastronomico Ezio Falcone il quale, assieme allo chef Enrico Cosentino, ne hanno fatto una versione moderna sostituendo l’antico caglio, con la ricotta fresca di mucca.

Il tutto condito con un sugo di pomodoro cotto con cotiche di maiale, braciole e salsiccia conservata nella sugna.

La versione attuale, rivisitata da Pantaleone D’Auria presso il Ristorante la Botte di Minori, è fatta con un sugo di salsiccia, subendo dei cambiamenti a seconda dei prodotti di stagione.

Ingredienti per 4 persone

  • 250 g. ricotta di mucca
  • 3 tuorli d’uovo
  • 30 g. parmigiano grattugiato
  • 150 g. patate
  • 250 g. farina
  • sale
  • noce moscata
  • Per il sugo
  • pomodori pelati o freschi
  • cipolla
  • olio evo
  • salsiccia
  • carne di maiale
  • basilico
  • sale

Preparazione

  • Cuocere le patate in acqua salata, sbucciarle e schiacciarle. Lasciarle freddare.
    • Unire alle patate, la ricotta, i tuorli, il formaggio, la noce moscata, il sale e la farina (le quali dosi possono aumentare se l’impasto risulta particolarmente morbido e difficile da lavorare).
    • Impastare velocemente i vari ingredienti e formare dei bastoni spessi, tagliarli a pezzi grossolani e incavare ogni singolo gnoccolone.
    • Preparare il sugo soffriggendo olio e cipolla, aggiungere il pomodoro e la carne di maiale e lasciar cuocere per circa 3 ore a fiamma bassa.
    • Cuocere gli “ndunderi” e quando pronti, condirli con il sugo.

 

Il cioccolatino che rappresenterà Ravello nel Mondo per tutto il 2017 ha la forma di quello che fu l’antesignano della pasta: lo ‘ndundero, nato a Minori e realizzato con farina caseata di farro. Dunque, Ravello, pesca dalla grande tradizione alimentare e gastronomica della Costa d’Amalfi il suo dolce simbolo al termine del Ravello Chocolate Festival